Valutazione dei clienti acquisiti – 50 cose da non fare
- Non ignorare il comportamento reale del cliente.
- Non basare le valutazioni su pregiudizi personali.
- Non trascurare i dati raccolti.
- Non ignorare feedback negativi.
- Non trascurare le comunicazioni precedenti con il cliente.
- Non sottovalutare i segnali di insoddisfazione.
- Non dare per scontato che tutti i clienti siano uguali.
- Non trascurare la segmentazione dei clienti.
- Non ignorare le esigenze espresse chiaramente.
- Non trascurare le richieste implicite.
- Non trascurare l’analisi della frequenza di acquisto.
- Non trascurare la storia delle transazioni.
- Non ignorare eventuali comportamenti anomali.
- Non trascurare la valutazione della capacità di pagamento.
- Non ignorare i clienti a basso rendimento.
- Non trascurare quelli più redditizi.
- Non ignorare l’importanza del rapporto personale.
- Non trascurare la coerenza tra promesse e realtà.
- Non ignorare i segnali di abbandono.
- Non trascurare i reclami e le lamentele.
- Non ignorare le recensioni online.
- Non trascurare la risposta ai messaggi.
- Non ignorare la puntualità dei pagamenti.
- Non trascurare la collaborazione tra team e clienti.
- Non dare valutazioni affrettate senza dati concreti.
- Non trascurare le informazioni qualitative.
- Non ignorare i valori del cliente.
- Non trascurare le aspettative future.
- Non ignorare i cambiamenti nel comportamento d’acquisto.
- Non trascurare l’interazione sui social.
- Non ignorare le opinioni interne al team sul cliente.
- Non trascurare la gestione dei clienti difficili.
- Non ignorare l’impatto di ogni cliente sul business.
- Non trascurare l’evoluzione del mercato.
- Non dare importanza solo al fatturato immediato.
- Non trascurare le opportunità di upselling o cross-selling.
- Non ignorare la personalizzazione dell’approccio.
- Non trascurare la valutazione delle relazioni a lungo termine.
- Non ignorare la storia di collaborazione.
- Non trascurare la gestione dei contratti.
- Non ignorare la reputazione del cliente nel settore.
- Non trascurare i segnali di potenziale fidelizzazione.
- Non ignorare i clienti che criticano in modo costruttivo.
- Non trascurare la gestione delle priorità tra clienti.
- Non ignorare la comunicazione chiara e trasparente.
- Non trascurare l’analisi del valore totale generato.
- Non ignorare le richieste di supporto o assistenza.
- Non trascurare il comportamento dei clienti nei confronti dei competitor.
- Non ignorare il feedback interno sul servizio offerto.
- Non dimenticare che ogni cliente va valutato con dati concreti e attenzione personalizzata.
