La formula che c’è!

Come far crescere un’attività e quali sono le azioni importanti da inserire per aumentare i guadagni. 

Questo documento è realizzato per aiutare la piccola dei impresa local per migliorare le proprie prestazioni lavorative.

Quindi, se sei hai negozio, una qualsiasi attività oppure un’imprenditore, ti consiglio di leggere questo testo fino alla fine.

Potrà portarti un valore inaspettato nella tua vita.

Partiamo allora.

?       Qual’è la domanda delle domande …

Nasciamo e cresciamo facendo domande ai nostri genitori.

Perché?  Mamma perché ?

Veniamo al mondo senza nessun manuale, nessuna informazione da consultare se non attraverso le esperienze altrui.

Eppure, questa è una domanda molto intelligente. 

Quando siamo adulti smettiamo di farcela.

Perché?

In questo testo voglio dare valore senza freni. Al fine di utilizzare questo come un piccolo manuale utile.

Che possa darti anche solo una soluzione per migliorare le tue cose.

Cosa comporterebbe  questo?

Prima lascai che ti racconti questa.

Adriano, imprenditore local, oggi anche amico, ha trovato finalmente il modo per applicare le proprie azioni in modo sicuro.

Da allora i suoi numeri sono cambiati ma ciò che conta veramente è vedere la serenità nei suoi occhi.

Ma chi sono io per dirti questo?

Perché dovresti fidarti di me?

Legittimo!

Ciao sono Ale. Mi definiscono Dream Designer.

Ultimamente sto coniando la parole Mixology Business.

Amo fondere diverse realtà.

La mia passione è creare dal nulla ecosistemi di lavoro.

Come?

Attraverso la mia personale esperienza local più tutte le possibilità online.

Per fare ciò occorrono diverse sfumature come internet, strategie e mindset.

Ma ne parliamo meglio dopo.

Oggi possiamo avvicinare domanda ed offerta con un solo click.

In qualsiasi parte del mondo.

Per fare questo ho dovuto prima imparare diverse skills.

Non conoscevo nulla di moderno.

Come ci sono riuscito io puoi farlo anche tu.

Proprio in questo momento ho con me un diario segreto.

All’interno appunto spunti, idee e soluzioni.

È sempre con me.

A volte un solo appunto può variare di molto i risultati.

Sono alla continua ricerca di formazione. Cerco di ritrovarmi sempre in contesti di crescita.

Frequento eventi legati ai vari argomenti di cui sono molto appassionato.

In questi giro molto.

Grazie alla Marketers Family, persone fantastiche, ho conosciuto una realtà a me nuova. La versione digitale dell’imprenditore.

Sono leader nel mercato italiano e non solo per competenza ma anche per valore umano.

 

Credo siano l’università che mancava.

Nell’ultimo evento, oltre 1600 persone, ho avuto il privilegio di conoscere Alex Bellini.

Il suo intervento stato è incredibile.

La contaminazione è una cosa importantissima. Quanto è vero.

Persone come Luca la Mesa, Luca Mastella, Sergio Borra, Marco Venturini, Valerio Ascani e tanti hanno regalato alla platea informazioni utili.

 

Queste esperienze sono tutte riflesse nel Main Project Adattiva.

Cos’è Adattiva allora?

È un punto di riferimento per costruire visioni, progetti e nuove realtà di business.

Dedicato ai ribelli, a coloro che vogliono cambiare le loro cose ed uscire dalla mediocrità.

Un contenitore in cui trovi soluzioni fuse al mondo digitale e a quello offline.

In Adattiva puoi creare realtà lavorative.

Partendo da una competenza, una “passione” o un’idea vincente.

Per poi impacchettare il tutto attraverso tecniche di branding, di comunicazione e di marketing.

Cosa comporta ciò?

Una trasformazione totale della tua vita. Pensaci un’attimo?

Gestire il proprio tempo, scegliere dove vivere e come organizzare la propria vita.

È facile?

Per niente, ma è possibile. Basta solo scoprire come?

Non sono proprio un giovanotto. Per questo il mio approccio è diverso.

Vengo da una realtà totalmente offline.

Adattiva è proprietario di Ambuweb.it il progetto creato da zero.

Dedicato agli imprenditori tradizioni moderni.

Raccoglie eventi, sagre, mercato, fiere e on the road. E in scala nazionale. 

Parliamo della micro impresa Italiana.

Ambuweb è la prima formazione italiana modellata nelle sfumature della categoria.

La visione di Ambuweb è appunto conservare un lavoro millenario e presentarlo in chiave moderna.

Prende forma è questo mi appassiona.

È più grande di quanto credessi ma sarà qualcosa di bello.

Poi c’è Viaggiatore Singolo. Il progetto nel settore travel.

Questo progetto è parte di me.

Nasce per aiutare il viaggiatore solitario.

Dare la possibilità di superare le proprie paure.

Allenando il Decision Making nel quotidiano.

 

In Viaggiatoresingolo.it ci sono sfumature della versione Adattiva.

All’interno alcune lezioni dedicate l’utilizzo di internet e la possibilità di lavorare in chiave digitale.

Ho altri progetti in cantiere.

Molti li ho abbandonati per mancanza di tempo.

Resta però il più importante. 

Lo svelerò solamente al momento giusto.

Lascia che ti dica una cosa ora.

Tengo molto a tempo. Diventato per me qualcosa di diverso. Il valore prezioso.

Ne abbiamo una limitata risorsa, e questo vale per tutti.

Possiamo ricostruire case, imperi economici e nuovi amori ma il tempo è a sola andata.

Quindi, da questo momento fa molta attenzione.

Condividerò punti importanti. 

Devi sapere che la maggior parte delle attività o aziende non si pongono la giusta domanda.

Danno per scontato aspetti elementari. 

Confusi da un’accecata ricerca di risultati.

Pretendendo clienti davanti al loro ingresso.

C’è una certa bugia nell’associare capacità imprenditoriali a botte di fortuna.

Oppure, etichettare al successo cose illegali o altro.

Anche vero in Italia il messaggio mediatico è molto distorto.

Gli esempi sono spesso forvianti ma conosco tantissimi imprenditori onesti e volenterosi.

Spesso vediamo solamente la punta dell’iceberg.

Per questo, voglio sia chiaro una cosa.

Non esiste nessuna cosa facile.

Esiste invece la possibilità di creare un sistema ben organizzato da scriverne la formula ideale.

Per questo voglio accompagnarti in questo percorso.

Dove acquisirai conoscenze avanzate per creare la tua formula perfetta.

Altre sorprese ci saranno ma al momento giusto.

Ora, voglio partire da un punto fondamentale.

Rispondere alla domanda che solo 1% si pone.

Chi è il cliente numero uno?

Non possiamo vederlo.

Non sono molte le informazioni di lui per aiutarci a conquistarlo.

Eppure, ci abbiamo a che fare quotidianamente.

È il più potente. Un primario riferimento.

Talmente sottovalutato da trattarlo con insufficienza.

Di chi parlo?

Il cervello.

Ci rivolgiamo nei suoi confronti costantemente.

Attraverso messaggi promozionali in ogni genere.

Poi come sempre la natura seleziona il tutto.

I suoi sistemi primordiali riescono a filtrare costantemente ogni messaggio per garantirne la sopravvivenza.

Quindi, cosa c’entra questo con il business?

Lascia che ti dica alcune cose.

L’85% delle aziende chiudono per motivi oltre la parola crisi.

Cosa significa?

Accade per scelte sbagliate.

Confondendo strategie per strumenti oppure vendere un prodotto non idoneo al mercato.

Credono Instagram li salverà a priori quando invece un volantino è molto più efficace.

Oppure, pensano ad  Amazon come soluzione, quando invece una pagina Facebook.

Investono in locali mega costosi quando invece il pubblico di riferimento preferisce uno stile leggero.

Quindi, cosa bisogna fare?

Pensare!

Questa equivale ad competenza.

È importante farlo. 

Pensare alle soluzioni. Il nostro cervello processa in modo automatico le soluzioni.

“Io già lo faccio ma non funziona”?

Per farlo bene bisogna immettere informazioni giuste.

Leggere buoni testi, ascoltare audio o guardare video aiutano a trovare la soluzione.

L’importante è avere un input di Ingresso in linea a ciò che cerchi.

Il gioco è tutto qui.

Input di qualità + ragionamento = soluzione 

Per questo dico sempre la formula è a un passo da te.

Arriverai a massimizzare i guadagni quando comincerai a pensare in un determinato modo.

In Italia parlare di marketing e quasi un optional.

Come fosse un’aggiunta straordinaria.

Eppure, ogni principio di business necessita di un sistema organizzato, o meglio di un processo ideato per generare nel tempo in modo una crescita costante.

Faccio un esempio grande ma solo per notorietà.

Apple, non vende iPhone o Mac ma un senso di appartenenza.

Ogni azione è creata per rendere trasportare un cliente in un fedele.

Steve Jobs fu un grandissimo uomo di marketing.

Apple è un Brand molto attrattivo.

Amplificando molte leve del neuro-marketing.

Ne fanno parte le migliori menti con la quale ogni giorno aggiungono un tassello in più.

Saper riconoscere queste capacità ci permettono di replicarle. 

Apple è community.

Vende il futuro attraverso la creatività di ognuno. 

Un connubio geniale.

Facciamo cosi.

Sono convinto trovi interessante questi argomenti, e per questo aggiungerò una cosa molto interessante.

Ogni imprenditore deve conoscere il proprio campo di gioco.

Saper mantenere la visione completa per migliorarne le performance.

Uso questi per avvicinarti meglio a nuovi stimoli professionali.

Sopratutto in questo periodo confermando un’idea.

La visione è ampliata dalle nostre conoscenze.

Cosa voglio dire?

Avere la consapevolezza di prendere un volo aereo in giornata ci permette di ampliare la vision in altre forme.

Quando un imprenditore smette di esserlo?

Quando è parte integrante del meccanismo. Quando in sua mancanza si crea un disaggio nell’ingranaggio.

In questo caso è solamente il primo dipendente dell’attività.

Con questi concetti metto in discussione dei meccanismi.

Puoi anche non credermi ma è questo la confusione maggiore.

Dico spesso!!

Non è detto che un corruttore di aerei debba per forza pilotarli.

Un’altro buon esempio è Howard Schultz.

Sono un sostenitore di questo imprenditore.

Un impero come Starbucks costretto da un semplice viaggio in Italia.

Spesso sono in Starbucks.

Pensare che parte di questo testo lo sto scrivendo appunto all’interno di uno questi.

Sono nello Starbucks en Barcelona di Port Vell, Maremagnum.

Situato al secondo piano, zona esterna del centro commerciale galleggiante.  

Il clima è fantastico, per non parlare dell’esperienza costruita attorno ad un semplice caffè.

Il concept, il format e l’esperienza utente sono in ogni singola azione.

Anche nel fare i cuori a penna sul bicchiere.

Fantastico!

Quindi, quali sono le maggiori difficoltà per un business.

Non conoscere queste cose prima di tutto, poi quelle di catturare attenzione!

Nessuno colpa.

Convinti del problema di prodotto.

Cercando la soluzione nel sovraccaricare magazzini di nuovi acquisti.

É solo la nostra insicurezza a parlare.

In questo entrano in gioco le strategie comunicazione.

Attraverso le quali possiamo stimolare attenzione.

Ti racconto questa.

Con internet puoi creare un sito di vendita senza neanche un prodotto in magazzino. 

Paradossale non trovi?

Questo è un momento storico.

Molti schemi vengono bypassati.

Eppure sono molte le aziende che si nascondono.

C’è questo velo di vergogna nel fare pubblicità.

In Italia associamo queste azione come fallimenti e non capacità.

Ora voglio farti una domanda.

Quale sarà il futuro delle piccole imprese Italiane.

Sapevi che il 90% delle imprese sono di piccola dimensione.

Sapevi anche, che in Italia le spese sono del 275% in più.

Non ci credevo all’inizio.

Sono inclusi costi carburante e altro.

Questo rende ancora più difficile tutto.

Chiudere un’attività diventa ancora più facile.

Forse proprio in questo momento qualcuno lo sta facendo.

Nella confusione, tra lacrime nascoste, delusione e “vergogna”, chiedendosi purtroppo dove ha sbagliato.

Ora vorrei dire una cosa.

So bene cosa significa. Ci sono passato.

Quindi, siamo d’accordo come la crisi stia colpendo la piccola media impresa.

Siamo anche d’accordo come queste siano in forte confusione.

Ma … Se ti dicessi che in alcuni settori non c’è crisi?

Lasciami completare il concetto.

Se la crisi fosse qualcosa di diverso. Da come la visualizziamo noi.

Fermarti, pensaci un’attimo.

Perché panettieri storici chiudono mentre panifici moderni si espandono?

Una cosa l’ho capita.

È cambiato il modo di fare business.

O meglio, stiamo vivendo un cambiamento economico-culturale.

Quindi, la crisi subentra quando un’azienda non comprende più questo passaggio.

A volte basterebbe una pubblicità su Facebook per avere il negozio pieno.

Spesso questo non viene accettato.

Eppure, da qui è possibile attivare qualsiasi meccanismo di lavoro.

Non sto dicendo sia facile ma, è possibile.

Cosa fare? Qualcosa di diverso!

In Italia i meccanismi sono arretrati ed obsoleti.

Ci hanno insegnato a fare in un certo modo e basta. Non è cosi.

Possiamo sempre trovare diverse soluzioni per un determinato obiettivo.

La mentalità degli ostacoli! Io penso al contrario, la mentalità delle  soluzioni.

Sono convinto di come un’equazione matematica significhi molto.

Perché ad oggi, finché non trovo la variabile nulla mi ferma.

Molte volte sono proprio io.

Questo ragionamento è tratto dalla mia personale esperienza.

Cosa c’è dietro Adattiva?

Quale strano mistero si nasconde?

Tutto, inizia quando avevo l’eta di 8 anni.

Cominciando a intermittenza nei periodi di vacanza.

Davo una mano a mio padre.

Esercitavamo nei punti vendita di mercato.

All’età di 16 avevo soldi in tasca, il primo Motorola Elite con bolletta e a 18 macchina nuova.

Sono sempre stato affascinato dal business.

Cominciai presto a fare il doppio lavoro.

La mattina on the road, il pomeriggio in 3000mq di magazzino con industriali.

Considerato come persona di fiducia.

Una volta capitò di trattenere per motivi logistici una grossa somma.

Avrei potuto aprirci un locale moderno con quei numeri.

Quel mondo mi entusiasmava sempre più.

Mi piace il business, non per il denaro ma come gioco al risultato.

Cominciai l’avventura personale.

Feci lo step successivo. Stavo bene.

Quando sentii di dover fare lo step successivo.

Con un amico e collega provammo l’avventura per crescere professionale.

7 punti vendita aperti e nel progetto ambizioso erano inclusi aperture negozio e sono e-commerce.

Vendevano prodotti in Stock.

Affari, prodotti d’occasione e firme.

Molto stimolante portandomi a conoscere i diversi processi di produzione.

Fu un momento di crescita. Avevo un gran maestro.

Fin quando …

Un giorno, la mia vita privata crollo di colpo.

Ero a ferri corti con mia moglie.

Calò il buio totale. 

Non avevo più focus nel decidere e il desiderio di creare qualcosa svani.

Non so spiegarlo ma fu veramente difficile.

Sentivo di impazzire.

E anche vero come in quei momenti l’istinto di sopravvivenza prendere in mano tutto.

Eliminai il lavoro, riducendo l’ulteriore stress per dedicarmi al problema più importante.

Chiusi. 

Potevo farlo.

Non cambio nulla. Anzi accelerò un processo ormai destinato.

Ritrovandomi di colpo a non poter dare il bacio della buona notte a mia figlia.

Che brutto momento. Senza più famiglia.

Dopo la separazione fu un periodo mistico.

Era per me una nuova dimensione.

Ciò che fino a poco fa era un forte traino, non l’ho avevo più in casa.

Era tutto strano. Mi guardavo allo specchio e non mi riconoscevo.

La mia identità stava mutando.

Cominciai a viaggiare.

Per questo Nasce Viaggiatore Singolo. 

Il viaggio è per stata una medicina incredibile. 

In questo progetto porto a conoscenza aspetti di Decision Making.

Sapevi che gli sportivi di successo sono bravi imprenditori.

Mesi fa conobbi al Alex Bellini al Marketers World.

 

L’evento annuale dei migliori imprenditori digitali, i marketers.

Fu un momento bellissimo ascoltare Alex.

Come la sua storia sia vicina stimolante per il percorso imprenditoriale.

Alex ha attraversato con una barca a remi l’oceano più volte.

Scoprendo parte del suo istinto di sopravvivenza.

Alla fine ciò che realmente cercava ero proprio li. Cercava se stesso!

Per quello molte volte quando si tocca il fondo tendiamo a scavare oltre.

Trovare le fondamenta per poi ricostruire.

Quindi, ciò che feci fu pensare da zero.

Cominciando a visualizzare la persona che avrei voluto essere.

Ora, guadandomi indietro mi rendo conto di come sia cambiato tutto.

Studiai giorno e notte. Cercando quotidianamente l’influenza giusta e necessaria.

Presi spunto dai migliori, leggendo tanto e testando altrettanto.

Volevo diventare quella persona, o meglio lo voglio ancora.

Per questo sarò sincerò, non sono ancora quella persona ma è li che sto andando.

Volevo sentirmi bene e costruirmi il lavoro che mi permettesse di essere libero.

Miglioravo quotidianamente, giorno dopo giorno.

Torna anche a lavorare per rientrare in carreggiata con la cosa più facile.

Ma una notte …BOoMM!!

Feci un’incidente pazzesco.

Tornavo da un elegante locale di Roma. Erano verso 2 di notte. 

Diciamo in quel periodo mi divertivo un pò.

Ad un tratto sbagliai la curva, era freddo ed era quasi ghiacciato.

È strano dirlo ma “in fondo” cercavo qualcosa che azzittisse quel silenzioso rumore.

Fui molto fortunato!

A ripensarci oggi, rivivere quel momento ha una strana sensazione.

Non mi feci abbattere anzi, affrontai di petto tutto.

Il ragazzo che una volta voleva “cambiare il mondo” era tornato.

Questa volta, con la mentalità giusta in modo diverso..

Imparavo sempre più cose, ogni mattina durante il tragitto di lavoro studiavo, leggevo e ascoltavo Podcast.

L’ho faccio ancora oggi. 

Ogni momento è utile per aggiungere anche una sola informazione.

Ma c’era ancora qualcosa che bloccava ciò che stavo diventando.

Stavo entrando in una dimensione.

Quando ad un tratto mentre “lo switch”.

Se non conosci lo switch è il meccanismo che interrompe il flusso di corrente.

In quel momento capii una cosa.

Per avere risultati diversi dovevo fare cose diverse.

Il prossimo obiettivo era appunto contrastare il vecchio paradigma per instillare uno nuovo.

Mi fermo qui, sappi ho scritto un articolo nel Blog dedicato a questo aspetto.

(Ti faccio fare una risata). Mi definisco una sonda senza ritorno.

Alla ricerca del mondo che io stesso ho scelto di conquistare.

La maggior parte di noi si ritrova a fare cose in automatico.

Senza renderci conto di quello che ci circonda.

Un istinto represso, talenti confusi per idioti e creatività per gioco inutili.

Saranno in molti a buttarti giù quando meno te lo aspetti.

Siamo arrivati ad un momento importante. (Prepara o ordina un caffè).

Quando pronti partiamo.

Come poter generare risultati diversi all’interno di una piccola media impresa.

Legge di Pareto.

Dice come l’80% dei risultati sono generati dal 20% delle cause.

Applicate a principi economici significa che l’80% dell’incasso deriva dal 20% dei clienti. Questa legge è confermata oltre 95% delle volte.

Vediamo ora dove prendere i clienti.

Quanti fanno un’analisi del target.

Cos’è il target ?

È il pubblico ideale. Cioè, quello meglio profilato al prodotto o servizio.

(Mi fermo un attimo e faccio una permessa).

Sapevi un business nasce su 2  principi?

Il primo, creato il prodotto/servizio in base al tipo di utenza già in possesso.

Secondo, crea prodotto/servizio poi cercare l’utenza profilata.

Sai quanti negozi hanno chiuso per non rientrare in queste semplici regole.

Cercando cause altrove.

La strategia. 

Qualsiasi forma di monetizzazione deve avere al suo interno una strategia. Qualsiasi 

Avere una strategia è tutto.

Se pronunciassi Business Plan ora, il 95% degli imprenditori non ne ha uno.

Significa andare a vista.

Tempo fa, io neanche lo conoscevo quindi, come l’ho considero io puoi farlo anche tu. 

La strategia può durare anni, lo stesso progetto Ambuweb ne possiede una a 5 anni.

Facciamo un’altro esempio. 

Pubblicità

Visita oculista gratuita.

La maggior non lo fa.

“Gratis non faccio nulla”. Ci sta!

Ma se dopo la visita non ti faccio scappare finché non acquisti qualcosa.

È una strategia.

In più fare questo comporta un sacco di nuovi contatti.

Come catturare i nuovi clienti?

Attraverso la comunicazione.

“Dire . . ehi”!   “Ciao sono qui”!  “Non mi conosci, sappi ho una cosa per te”!

Quanti sono a fare questo?

La pubblicità viene spesso associata per scaricare le tasse.

Comunicare significa mostrare al mondo l’attività.

Farlo bene è cosa difficile. Ma comincia ora, poi imparerai sempre meglio.

Vince chi comunica meglio dei più.

Con stessi prodotti a prezzi differenti vince chi comunica meglio.

Attraverso la comunicazione passano messaggi di ogni genere. Stile, obiettivi e carattere del brand.

Alla conquistare del cliente numero uno, ricordi?

La porta della fiducia è l’ingresso.

Lascia che ti dica una cosa.

Siamo nel mercato dei contenuti.

Cosa intendo per contenuti?

Materiale di comunicazione.

Sono di forma testuale, video, audio o d’immagine ma i contenuti anticipano chi siamo.

La dimostrazione è nella bolla mediatica.

Non c’è una spiegazione scientifica eppure i contenuti riescono ad esaltare a creare una bolla mediatica incredibile.

Come gestire questi contenuti?

Emozionando le persone.

Il neuro-marketing studia appunto questo.

Mi affascina molto questa disciplina.

Le persone comprano emozioni.

Ti parlerò in modo diretto facendo degli esempi.

Non acquisti un macchina che non puoi permetterti perché è funzionale o bella ma, perché se non lo hai sei uno sfigato.

Compri Gucci per identificarti in quel mondo e sentirti ricco.

Il mercato delle emozioni è molto interessante. 

L’Experience marketing è legata invece all’esperienza regala attorno al prodotto. Come Apple e Starbucks

Il Branding

Non c’è miglio momento se non questo. 

Il Branding oggi “vale più” del prodotto.

Ma cos’è?

È la percezione d’immagine che assume un certa figura o azienda.

Come associare un velo di attrazione a qualcosa.

La posizione che diamo nella nostra testa.

Si dice si abbiano 7 slot dedicati. Nei quali allochiamo un singola categoria per volta.

Pasta, scarpe fino a dare ordine ai livelli.

Non possono esserci spazi per due nomi della stessa categoria.

Se pensi ad una bevanda pensi a Coca-Cola. Alla pasta pensi a Barilla. Alle scarpe Nike e cosi via..

Voglio fermarmi un attimo per riepilogare un pò tutti i punti.

Se qualcosa non ti è chiaro rileggilo.

Perché ora, ti svelerò dove molte attività si perdono per strada.

Quando mi chiedono cosa funziona per me?

Rispondo cosi! Dipende.

Troppe variabili incidono. Tì racconto cosa è successo l’altro giorno.

Un negozio mi avvisa che Google offre un servizio per geo-localizzare il locale nelle ricerche.

Detta cosi sembra una gran mossa, e infatti lo è se non, è l’ultima cosa da fare per un negozio.

Google è agisce a traffico a caldo.

Come dire: Ti metto in primo piano sulle pagine gialle.

Stai cercando qualcosa che già vuoi.

Google è funzionale indicato per siti e- commerce, blog o comunque per la ricerca organica.

Sapevi, il 55% le nuove ricerche avendo su Amazon.

Quasi si posiziona come modulo di ricerca.

Bisogna attrarre attenzione.

Saper entrare nel traffico dell’intrattenimento.

Dire: ehi! Sono qua! Ed ho una cosa per te.

Per questo bisogna usare lo strumento giusto sempre!

Altrimenti assocerai internet come fallimento. 

Ma non è cosi.

Per questo dico dipende.

Queste cose le ho imparate sulla mia pelle. Con i miei progetti.

 Avere la visione completa permette di gestire al meglio ogni cosa.

Per questo oggi i social media sono rivoluzionari.

Ci immettono nel mercato dell’intrattenimento.

Sapevi delle Ads.

La promozione su Facebook.

Sapevi delle pubblicità.

Si possono indicare interessi, età, sesso, lavoro e mirare la pubblico preferito.

Questo prima non era possibile. 

Ed i costi sono molto inferiori alla pubblicità tradizionale.

Come gestire le pagine al meglio.

La presenza social è importante.

Non essere su Facebook equivale a stare fuori mercato.

Lo so è forte ma è cosi.

Il telefonino è ormai estensione della popolazione.

Le ricerche delle attività vengono fate si Facebook e Instagram.

Influencer marketing

Oggi, chiunque può essere un riferimento pubblicitario.

Chi sono Influencer?

Con una pagina Instagram possiamo arrivare a milioni di persone in un solo colpo.

Nascono business attorno alle stories. Tutto questo capovolge le regole.

Come i like.

Sono tutti pazzi per i like.

È chiamata Gamification, la metodologia per stimolare le persone a continuare. 

Come i giochi d’azzardo. Quando non riesci a smettere.

Nutrono dipendenza.

Ricorda, con i like non si compra il pane.

Ci sono pagine con milioni di like che convergono in zero incasso.

Per altre è il contrario.

Bisogna saper fare marketing e RE-marketing.

O meglio creare l’effetto persistente del posizionamento.

È possibile farlo in modo automatizzato.

Fare Advertising.

La pubblicità.

Creare contenuti ed essere sempre presenti.

Perché quando sarà il momento andranno da chi è nella loro testa.

“So benissimo di buttare il 50% della pubblicità, il problema è che non so qual’è” 

John Wanamaker

E tutto qui!

Non è un segreto.

Ma è una formula pubblica.

Ti racconto cosa ho ascoltato ieri.

Una vecchietta chiama l’idraulico perché la sua caldaia era in blocco.

Arrivato il tecnico. SI avvicina e da un colpetto alla caldaia.

Tok! E via nuovamente funzionante.

Presenta il conto 300€.

La vecchiaia  infuriata dice: Per un colpo?

Lui risponde: Allora sono 1€ per il colpo e 299 per sapere dove darlo.

Capisci il senso?

Non vedere mai la pubblicità come spesa ma investimento alle opportunità.

Focalizzati sull’obiettivo e focalizza la strada.

 

Prova finche non arriverà la cosa giusta.

Lascia andare le paure, i pregiudizi e fai ciò che è necessario.

Ti giudicheranno, ti ostacoleranno non importa .. ma fallo!

Spero possa averti dato almeno una soluzione utile.

Ricorda: Il primo passo ci toglie da dove siamo, Ale

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